La banca dei genovesi sta vivendo un momento magico. Ormai da anni fa segnare un bel segno più. La Banca Passadore continua ad espandere il proprio raggio d’azione, in maniera
costante e capillare in tutto il territorio nazionale. Quello che stupisce è che non cresce più solo in Liguria, ma ora anche in regioni limitrofe. Il 2014, per esempio, è stato magico, con un utile netto pari a 15 milioni di euro, un incredibile più 27% rispetto al 2013.
Nata nel lontano 1879, la Banca Passadore ha ora un introito pari al 50% che arrivano da fuori Liguria, un dato sensazionale. Sono ben 22 le nuove filiali aperte tra Emilia Romagna e Roma. Anche la raccolta diretta, sempre nel 2014, è cresciuta di un confortante 15%. Infine, una news azionaria: la banca ha appena acquistato il 9,9% delle quote del Banco di Azzoaglio (già socio dell’istituto di credito genovese con una quota simbolica del 3,7%). Si tratta di una piccola banca piemontese, con sede a Ceva, in provincia di Cuneo. Ed è anche la prima volta che la nobile famiglia piemontese, che gestisce da sempre la capillare banca, si apre a un altro socio.