Roberta Oliaro, deputata di Scelta Civica, è da sempre molto attenta al tema della disoccupazione giovanile. In questo campo ha spesso punzecchiato l’attuale esecutivo

a guida Matteo Renzi. Ora si fa promotrice di questa iniziativa. Ecco cosa scrive l’ex presidente ligure dei spedizionieri, la prima donna a ricoprire questo incarico: “La mia interrogazione che ho presentato alcuni giorni fa al Ministro del lavoro e della previdenza sociale
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

– secondo gli ultimi dati Istat elaborati dall’Ufficio studi Confartigianato, solo il 14,5% dei ragazzi liguri tra i 15 e i 24 anni ha un’occupazione (sono al dodicesimo posto nella classifica nazionale), contro il 27,6% dei trentini, il 23,5% dei friulani e il 21,4% dei veneti;
– i giovani disoccupati liguri sono il 47,5%, contro il 43,9% della media italiana: ancora una volta ai primi posti si trovano le regioni del Nord (in primis Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto), mentre agli ultimi posti sono le regioni meridionali (Abruzzo e Sicilia toccano addirittura punte del 68% di giovani disoccupati);
– in base ai dati del 2013 sulla disoccupazione giovanile in Liguria, a livello provinciale la situazione peggiore riguarda la provincia di La Spezia (47,8%), seguita da Savona (42,5%), Imperia (41,5%) e Genova (39,9%);
– questo quadro sconfortante per i giovani liguri è aggravato da una scarsa integrazione tra scuola e lavoro, doppio binario che andrebbe invece incentivato anche attraverso percorsi obbligatori di alternanza;
– la formazione è fondamentale, soprattutto nelle micro e piccole imprese, per avvicinare i giovani al mestiere e aiutarli a crescere professionalmente, inquadrandoli anche all’interno di un percorso di tirocinio o di apprendistato;
– in Italia il grado di integrazione tra il mondo del lavoro e la formazione risulta ancora di gran lunga inferiore al 13% della media dell’Unione europea: basti pensare che se in Italia su 100 giovani in formazione solo il 3,5% è occupato, in Germania il rapporto sale al 36,2%, al 33,5% nel Regno Unito e al 17,8% in Francia;
– secondo gli ultimi dati Eurostat e ministero del Lavoro, in Italia i giovani under 25 impegnati in un percorso formativo scolastico o lavorativo sono il 63,7% della popolazione di riferimento, ma solo il 2,2% è in formazione e nello stesso tempo occupato;

– quali iniziative si intenda adottare per incentivare l’integrazione tra il mondo del lavoro e la formazione, al fine di agevolare l’inserimento dei giovani, in particolare di quelli liguri, nel mondo del lavoro e, in generale, avvicinare l’Italia ai livelli dell’Unione europea.