Dopo aver intervistato in anteprima la presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, le pagine economiche – marittime del “Secolo XIX” (che, con il nuovo formato hanno un po’
più di spazio in agenda, scelta dettata da Torino), nell’edizione di ieri il giovane collega Matteo Dell’Antico (classe 1984) ha spiegato nei dettagli la situazione interna di Ucina – Confindustria della Nautica, la quale non si è ancora ripresa dopo lo scossone delle dimissioni lampo di Massimo Perotti. Infatti, i big del settore diportistico, vedi Benetti, Baglietto ed Azimut, si cercando di riprendere Ucina e dettano le loro condizioni per il rilancio della stessa associazione.
Ucina che, da quando non è stato rinnovato il mandato di Anton Francesco Albertoni (nato a Sestri Levante) per via dello statuto (massimo due mandati di fila) è piombata in una sorta di guerra tutti contro tutti, parafrasando Hobbes. Le tre ditte vogliono, però, ricompattare Ucina in vista di un Salone Nautico che, se andrà avanti di questo passo, sarà inevitabilmente di tono minore.