Regione Liguria e Comune di Genova vanno a braccetto, viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda e non potrebbe essere diversamente di fronte alla minaccia, ormai diventata
reale dopo l’addio di Massimo Perotti sulla poltrona di Ucina (la Confindustria della Nautica nostrana), di uno spostamento della sede del Salone Nautico. Il rischio sarebbe drammatico, e non solo dal punto di vista economico per la nostra regione, ma sopratutto per la sconfitta e la figuraccia. E così la giunta regionale presieduta dal Governatore Claudio Burlando (prossimo all’abbandono dopo due mandati di fila), in qualità di azionista della Fiera di Genova, interverrà su Ucina affinché venga presentato un progetto ambizioso per dare al Salone nautico di Genova il sostegno economico necessario per il rilancio. L’ordine del giorno, presentato dal consigliere Lorenzo Pellerano, presentato ieri, è stato approvato all’unanimità, sulla spinta delle dimissioni di Massimo Perotti e delle ultime dichiarazioni che hanno avuto come protagonista il viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Si potrebbe ragionare su un Salone Nautico a Venezia, Napoli o Trieste” ha detto la settimana scorsa, inviperendo Marco Doria e Claudio Burlando e allarmando taxisti, albergatori e ristoratori genovesi.