In una nazione dove la disoccupazione giovanile in certe aree del Sud Italia oscilla attorno al 40% e quella degli adulti, in media, è ben sopra il livello di guardia della Unione

Europea, arriva una piccola notizia positiva che fa tornare, per un attimo, il sorriso. Secondo un dettagliato studio di settore della Cgia di Mestre, che fa sempre da barometro dell’economia nazionale, i lavoratori dipendenti italiani riceveranno una tredicesima un po’ più “pesante” di quella percepita nel 2013; tuttavia, è opportuno ricordare che questa ulteriore mensilità non beneficerà del bonus degli 80 euro introdotti dal Governo nella primavera scorsa per i redditi medio-bassi. Secondo l’istituto di ricerca veneto, vicino alla Cgil e al Pd, infatti, la tredicesima che tra pochi giorni entrerà nelle tasche degli italiani sarà in media di 20 euro in più del 2013. La tredicesima, è bene ricordarlo, è un meccanismo previsto in ben pochi paesi della Ue e come tale è sempre stato un vanto delle casse del Bel Paese. Ma a Genova, per restare a tema, da due anni a questa parte, per esempio, i giornalisti del quotidiano “Il Corriere Mercantile” non la percepiscono, idem per altri lavoratori in ditte private che stringono sempre di più i denti.