Anche senza i marsigliesi della Cma Cgm, prosegue ad ampio raggio la maxi alleanza dei mari tra la Msc e la Maersk. Le strategie future della compagnia danese ruotano attorno ai risparmi
di costi previsti con l’alleanza 2M (con MSC) e con un’elevata qualità del servizio. Con riferimento alla recente ricerca di Drewry nella quale si sottolineava le necessità, oltre a ridurre l’incidenza del costo unitario di trasporto per ciascun container trasportato, di aumentare in qualche modo anche i noli, Stella è convinto che “un modo esiste ed è convincere il cliente a pagare un nolo superiore per un servizio qualitativamente migliore. Questo è possibile perché oggi il livello qualitativo medio del trasporto via mare di container è piuttosto basso”.
Aumentare i ricavi sarà dunque possibile investendo sulla cura del cliente e sulle sinergie garantite dall’alleanza 2M “che consentirà servizi di linea più diretti, flessibili e stabili”, ha aggiunto Stella, ricordando che le l’esigenza di creare alleanze e sinergie è parsa evidente ai maggiori vettori mondiali quando “a inizio 2013, la somma delle perdite delle compagnie di navigazione nel primo trimestre dell’anno ammontava a 650 milioni i dollari, mentre i risultati negativi accumulati fra il 2005 e l’inizio del 2013 erano arrivati a 16,3 miliardi di dollari”. Il primo tentativo di alleanza era stata la P3, diventata poi 2M con l’esclusione di CMA CGM.