Alla ricerca della mossa che possa far decollare la riforma dei porti invocata da più parti. I porti italiani secondo l’associazione di categoria degli scali nostrani, Assoporti, sono arrivati al momento

della svolta tanto attesa. L’approvazione da parte del governo di una normativa di base sui grandi temi della logistica “fornisce per la prima volta le fondamenta su cui costruire un serio processo di riforma che abbia come obiettivo immediato il recupero rapido di livelli di efficienza”. L’obiettivo è di arrivare a una vera riforma” attraverso un piano della logistica e dei porti che dovrà essere pronto in tre mesi; e attraverso la selezione dei progetti strategici per il sistema paese entro due mesi”.
Per Assoporti che in questi mesi – ha sottolineato in una dichiarazione il suo presidente Pasqualino Monti – “faticosamente ma con costanza, ha collaborato con il governo e il Parlamento alla definizione del processo di riforma, basata sulla sburocratizzazione, su una nuova governance e su una maggiore autonomia finanziaria dei porti, questo momento è doppiamente importante: da un lato vengono accolte le tesi di Assoporti volte prima di tutte al miglioramento qualitativo dei servizi offerti dai porti italiani e a rispondere a una domanda del mercato che ogni giorno di più si fa selettiva.