Scontro dietro l’angolo sulla Gronda di Ponente, un’opera che sta incontrando diversi rallentamenti dovuti a più motivi. L’ipotesi, vista la crisi economica attuale, di portarla avanti
attraverso singoli lotti, sta dividendo in maniera trasversali le parti direttamente interessate, da un lato il Comune di Genova, dall’altra la Regione Liguria.
Secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita, in piena campagna elettorale per le primarie del centro sinistra, la costruzione in lotti “deve essere una soluzione estrema, e non la prima possibilità. Ha ragione il Governatore Burlando, bisognerebbe dividere l’onere dell’investimento per la Gronda in due fasi per la concessione attuale e futura”.
Di ben altro avviso il primo cittadino Marco Doria, che sulla soluzione dei lotti è convinto di mettere d’accordo la sua maggioranza al Comune di Genova, sempre più frantumata: “Oggi chiarirò il tutto rispondendo a una interpellanza del capogruppo Pd, Simone Farello”. Il quale attacca a testa bassa: “Chiederò quale è stato l’esito dell’incontro di inizio settembre al Ministero competente, visto che non è trapelato nulla.
La discussione è nata dalla mossa del Ministero delle Infrastrutture di aprire il tavolo della conferenza dei servizi sulla Gronda.