C’è grande attesa a Roma per lo Sblocca Italia che, dovrebbe, portare una ventata di novità sopratutto a livello di trasporti. Per Umberto Del Basso De Caro della Confederazione
dei trasporti occorrono una serie di provvedimenti normativi che dovrebbero essere attuati in breve tempo, possibilmente all’interno del Decreto Sblocca Italia, quello sbandierato ai quattro venti dal premier Matteo Renzi. L’elenco di Confetra è sintetico, ma spazia lungo l’intera catena logistica indicando semplificazioni a costo zero per lo Stato su questioni fiscali e doganali, sull’autotrasporto, i porti e le ferrovie. Il punto più importante riguarda senza dubbio i porti italiani, paralizzati dalla mancata riforma delle ben 24 Autorità Portuali presenti nella Penisola, di cui 22 appartengono ad Assoporti di Pasqualino Monti, e le sole Genova e Ravenna hanno lasciato l’ente in polemica con le ventilate fusioni e la conferma dello stesso Monti per altri cinque anni. Confetra chiede:
- Mare: razionalizzazione delle Autorità Portuali, normativa da applicare alla scadenza delle concessioni portuali, esclusione dei porti dall’applicazione della normativa sui servizi di sicurezza sussidiaria, identificazione normativa dei porti di transhipment, determinazione delle tariffe dei servizi tecnico-nautici.
- Riforma porti: definire le Autorità Portuali e logistiche europee in coerenza al core network comunitario istituendone almeno una per Regione marittima con conseguente accorpamento delle altre esistenti nella stessa Regione; rafforzare i poteri di coordinamento funzionale delle Autorità Portuali e logistiche nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche presenti nei porti, siano esse civili o militari; attribuire alle Autorità istituite il compito di definire la rete di asset privati e pubblici che intendono integrare nel territorio di competenza; vincolare la concessione di finanziamenti statali per la realizzazione di nuove infrastrutture materiali alla presentazione di un Piano economico finanziario che ne dimostri la redditività.