Sono tutti numeri tragici e riguardano esclusivamente, purtroppo,. i negozi gestiti da italiani che accusano, da un lato la spietata concorrenza degli esercizi gestiti da stranieri, dall’altro una crisi

che dà segnali di ripresa, ma non nel commercio.
Secondo i stilati forniti da Confesercenti, la parte sinistra del commercio italiano, chi vira verso il centrodestra dovrebbe appartenere in teoria alla Confcommercio, a Genova e in Liguria in generale sono stati ben 400 i negozi gestiti da italiani che hanno abbassato la saracinesca nell’ultimo anno, anzi dal primo gennaio ad oggi. Un inizio così nero, fanno sapere dal quartier generale genovese, non si era mai registrato all’ombra della Lanterna, nemmeno nel 2012 e 2013, quando la crisi, forse, colpiva un goccio in più.
Secondo i dati appena snocciolati, tra i 400 negozi hanno abbassato per sempre la saracinesca ben diciotto imprese nel settore ricettivo (ristoranti o trattorie). “A Genova – spiega Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti Liguria – chiude una impresa al giorno e questo è davvero un numero impietoso, la crisi sta colpendo in particolare la nostra Regione e Genova in particolare. Vige attualmente una drammatica difficoltà delle imprese a reggere la pressione fiscale e il calo dei consumi”.
Se si guarda ai dati nazionali, in tutta Italia sono state ben 20.000 gli esercizi chiusi. La crisi avanza e non frena in nessun angolo dello Stivale.