A seguito della preventivata conferma di Pasqualino Monti alla guida di Assoporti per il secondo mandato di fila, con un ampio margine di vantaggio, arriva una notizia clamorosa dal porto
genovese. Luigi Merlo, il presidente in sella dell’Authority cittadina, avrebbe deciso di abbandonare a sorpresa Assoporti, che raggruppa tutte e 24 le autorità portuali nostrane. Una mossa che potrebbe destabilizzare il quadro italiano dei porti, essere seguita da altri porti o ancora una semplice mossa politica, visto che Monti è del Nuovo Centrodestra e Merlo del Partito Democratico, e quindi di sinistra.
Infatti anche il porto romagnolo di Ravenna sarebbe pronto a seguire l’esempio di Merlo, ma poi c’è il vuoto. Delle 24 autorità, solo due potrebbero abbandonare l’associazione e ritrovarsi pertanto in una sorta di vicolo cieco, senza uscita. Merlo, a riprova, non ha partecipato al direttivo di ieri di Assoporti, che sanciva la vittoria di Monti sul genovese del Pd, Manfredi, appoggiato da Merlo stesso.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la rottura tra Monti e Merlo sulla Culmv: osteggiata dal primo, salvata miracolosamenete dal secondo. I camalli, infatti, hanno beneficiato ancora di un ingente somma, pari a quasi 4 milioni di euro. Per Monti è un regalo, uno spreco per “gli amici degli amici” della sinistra.