Oggi, a Londra, è stato raggiunto un accordo di transazione con Nomura per estinguere anticipatamente tre contratti sottoscritti dalla giunta regionale tra il 2004 e il 2006
per l’ammortamento del debito di un prestito obbligazionario di 420 milioni di euro, con scadenza 2034.
“Un importante passo avanti per dire addio a un’operazione con potenziali livelli di rischio, sia pure contenuti; anche le società di rating, Moody’s e Standard and Poor’s, in questi anni, hanno sempre riconosciuto alla Regione Liguria la prudenziale gestione del proprio debito”, spiega l’assessore alle Finanze della Regione Liguria Pippo Rossetti, appena ricevuta la notizia della firma dell’accordo nella City dove è volato il direttore generale della Direzione Risorse Finanziarie Claudia Morich.
Sia a seguito delle modifiche normative, delle mutate condizioni dei mercati finanziari e della diffusa sensibilità a livello nazionale sugli strumenti finanziari derivati nonché delle indicazioni della Corte dei Conti e del Ministero dell’Economia ,la Regione Liguria è giunta a questa decisione attraverso un approfondita attività di analisi e valutazione dei contratti sia sotto il profilo giuridico legale che economico-finanziario.
Anche il “mark to market”, cioè il valore attuale dell’operazione in derivati, con cui si è chiusa l’operazione ,è positivo e la Regione Liguria fronte della chiusura anticipata dei contratti riceverà la somma di 191,6 milioni di euro, in pratica il valore di estinzione del derivato.
A questo punto la Regione Liguria, in forza delle disposizioni dell’articolo 45 del Decreto Renzi potrebbe proporre agli obbligazionisti il riacquisto “richiamare” il prestito obbligazionario di 420 milioni (ricomprando, appunto, le obbligazioni) e finanziandosi con un mutuo del Mef (a tasso basso, rendimento Btp a trent’anni).
Se non riuscisse a concludere l’operazione, la Regione Liguria, secondo quanto previsto dalla normativa in materia, dovrà vincolare i 191,6milioni come accantonamento per restituire poi i complessivi 420 milioni di euro attraverso un proprio fondo di ammortamento.
Pertanto tali risorse non potranno rappresentare in ogni caso finanziamento per nuova spesa sul bilancio regionale.