Ben presto è finito nel mirino. Prima gli strali polemici di lavoratori e sindacati erano rivolti al sindaco di Genova Marco Doria, ora il bersaglio preferito è il sovraintendente dello stabile

Giovanni Pacor che è finito nell’occhio del ciclone.
Nella lettera inviata al sindaco del capoluogo ligure, i sindacati Slc-Cgil e Fistel-Cisl hanno sfiduciato il sovrintendente del Carlo Felice, il cui mandato è scaduto e che quindi non è da loro considerato interlocutore attendibile nella complessa trattativa sul piano triennale. “Ci dispiace ma riteniamo necessario sottolineare gli errori commessi da Marco Doria in questa fase in cui da parte nostra e anche da parte del vice presidente della Fondazione, ingegner Menini, le veniva ricordato la imminente scadenza del Consiglio di Amministrazione e la scadenza del contratto del sovrintendente. Nonostante questo niente è stato fatto e l’attuale situazione è veramente tragicomica, con un Cda non in carica, il sovrintendente non abilitato forse neanche all’ordinaria amministrazione, ma che si assume la responsabilità di convocare le Organizzazioni Sindacali per trattare una materia dalla quale dipende l’esistenza stessa della Fondazione”.
Nella lettera viene anche ricordato che manca ancora l’approvazione del bilancio consuntivo del 2013 (chiuso con un deficit di circa 4 milioni). “In conclusione – si legge – Le confermiamo la nostra disponibilità a trattare solo con Lei, rifiutando ogni altra convocazione da parte di soggetti non giuridicamente legittimati a qualsivoglia trattativa