A Ballarò, due martedì fa era stato chiaro, gli sarebbe piaciuto confrontarsi con l’Europa, ma dalle parti del Ministero dei Trasporti a Roma non sono poi così sicuri.
La scelta di Maurizio Lupi è di fondamentale importanza per capire il futuro delle Autorità Portuali italiani e sopratutto quelle di Savona – Vado Ligure e Genova – Genova Voltri, in procinto di accorparsi in una macro area.
Meglio una poltrona a Roma o un seggio a Bruxelles? Entro pochi giorni il ministro Lupi dovrà prendere una decisione tra restare titolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o diventare eurodeputato (alle ultime elezioni ha raccolto oltre 46mila preferenze nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano), in attesa magari di presentarsi come candidato dell’intero schieramento di centro-destra a sindaco di Milano, tra un paio d’anni.
In queste ore aumentano le indiscrezioni sull’eventuale partenza verso Bruxelles, che richiederebbe un mini-rimpasto del Governo in un dicastero chiave e in una fase molto delicata per il trasporto italiano, che si trova in mezzo al guado sia sul versante marittimo (riforma dei porti), sia su quello terrestre (Tavolo dell’autotrasporto), sia su quello aereo (acquisizione dell’Alitalia e piano nazionale degli aeroporti).