Era uno dei vanti della città, le maestre elementari portavano gli alunni alla Centrale del Latte di Fegino, nel ponente genovese. Ma a breve ci potrebbero essere delle importanti
novità in arrivo sul destino di un’area che dava una cinquantina di posti di lavoro.
Prosegue, infatti, la difficile trattativa relativa all’occupazione dei lavoratori della ex Centrale del Latte di Fegino. Oggi a Roma, durante l’incontro tra il ministero delle Attività produttive, le organizzazioni sindacali di categoria, Parmalat, enti locali e Confindustria, è emersa la possibilità che una azienda metalmeccanica si inserisca nelle aree dell’ex Centrale, assorbendo 12 dipendenti degli attuali 23 in cassa integrazione (numero espresso dall’azienda). Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate favorevoli a un futuro produttivo per le aree di Fegino a tutela dell’occupazione del territorio, ma contestualmente hanno ribadito la necessità che ai lavoratori pervengano serie e concrete offerte di lavoro a garanzia del reddito e della professionalità. Infine, sempre durante l’incontro, l’azienda ha ventilato l’ipotesi di aprire delle posizioni lavorative per alcuni dei restanti lavoratori nei siti di Bergamo e Zevio (Verona).