Di fusione non si può di certo parlare, ma di accorpamento o grande sinergia non si sbaglia. Negli ultimi giorni, i consigli di amministrazione della società che gestisce
il terminal container del porto levantino (appartenente al Gruppo Contship) e quella che gestisce il terminal multipurpose hanno approvato la fusione per incorporazione. Il tutto per aumentare la competitività del porto ligure non solo nel nord del mar Mediterraneo, ma in tutta l’area che attraversa Sud Europa e Africa, con un occhio, perchè no, anche all’Oceano.
Bisogna ricordare che Speter, nato nel 1968, è il principale terminal multipurpose presente nel porto della Spezia con aree operative sul molo Garibaldi, Calata Paita, Malaspina ed Artom. Le attività avvengono su una concessione che comprende quasi un chilometro e mezzo di banchine e 120mila metri quadrati di piazzali su cui vi sono 15mila metri quadrati di magazzini coperti. Nel 2013, Speter ha movimentato 630mila tonnellate di merci sfuse e 127mila teu, producendo un fatturato di 19,6 milioni di euro.