Assoporti scende in campo. Pasqualino Monti, il presidente dell’associazione che raccoglie le Autorità Portuali italiani chiede con urgenza un provvedimento del Governo
per aumentare la competitività degli scali italiani. Minore burocrazia e autonomia finanziarie per le Autorità.
Il numero uno di Assoporti cerca di smuovere la riforma degli scali (da un lato la proposta del Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, dall’altro quella del Pd, poi, da due settimane, quella del Ministro Maida) dalle secche delle politica dove sembra essersi incagliata, attraverso una netta presa di posizione: “È ormai indispensabile e urgente un provvedimento del governo che agisca immediatamente sui gangli sensibili della competitività del sistema portuale e quindi di quello logistico”, egli afferma.
Monti stila anche l’elenco degli interventi ritenuti più importanti: ” Le misure di cui parliamo sono quelle relative alla sburocratizzazione delle procedure doganali con spostamento delle stesse dal porto al territorio, al riconoscimento pieno e inequivocabile alle Autorità Portuali del ruolo di coordinamento di tutti i soggetti istituzionali e autoritativi che operano in ambito portuale; ma anche alla parallela sburocratizzazione delle procedure autorizzative relative ai dragaggi e ai piani regolatori dei porti, allo snellimento complessivo della governance delle Autorità portuali, all’autonomia finanziaria come strumento effettivo per selezionare anche le priorità del sistema logistico nazionale, nell’ottica dei corridoi comunitari e comunque di coordinamento che oggi non esiste”.