Continuano i colpi di scena alla Banca Carige. Ormai è dato quasi per scontato che l’estate sarà davvero bollente all’interno dell’istituto creditizio genovese per diversi filoni

d’inchiesta che la magistratura sta portando avanti. A tremare sono in tanti. Da una parte le vicende processuali, dall’altra le pesanti difficoltà di bilancio. Si sviluppa intorno a questi due fuochi la matassa che riguarda Carige e la sua Fondazione. 
L’ente dovrebbe affrontare un rosso di bilancio superiore ai 900 milioni nel 2013, per effetto principalmente della maxi-svalutazione della partecipazione in Banca Carige. Sono questi i numeri che – secondo quanto risulta all’agenzia Radiocor – il consiglio di amministrazione di Fondazione Carige si troverà ad esaminare nella riunione convocata, tra le altre cose, per approvare il progetto di bilancio. La partecipazione in Carige, che nel 2012 era in carico a circa 1,3 miliardi e che è stata ridotta negli ultimi mesi a meno del 30%, sarà svalutata dall’attuale valore di 1,35 euro per azione a un valore molto vicino a quello attuale di mercato: in base alla perizia chiesta dall’ente a un consulente esterno, il prezzo di carico dovrebbe essere portato a 0,44 euro con una rettifica quindi vicina al 70%. Se le perdite 2013 saranno confermate, il patrimonio della fondazione attualmente di poco superiore al miliardo è atteso ridursi sotto i 100 milioni.