Gianni Scerni, l’ex patron del Genoa a metà anni Novanta dopo il lungo regno di Aldo Spinelli, non ci sta a passare per quello che non è quando era alla guida di Rina, l’ente che aveva
certificato la “Concordia”. «Sono stato per circa dieci anni presidente del Rina, esattamente fino al 17 gennaio del 2012 quando, quattro giorni dopo il naufragio della nave al Giglio, diedi le dimissioni dopo una dichiarazione in cui dissi che l’armatore non poteva non sapere delle rotte vicine alle coste”.
Gianni Scerni rilancia ancora la sua versione: «Ma è eufemismo dire che decisi di dare le dimissioni: l’amministratore delegato del Rina e il segretario del Consiglio di amministrazione dettarono la lettera alla mia segretaria. Dopo una conferenza stampa del presidente di Costa Pierluigi Foschi (il 16 gennaio 2012), dichiarai che questo tipo di navigazione cosiddetta turistica, ravvicinata, che avveniva deviando dalla rotta tracciata, era frequente», ha detto Scerni.