Ormai sul tavolo ci sono due proposte. Se prima c’erano quella del Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che puntava ad abbassare le Authority dalle attuali 24 alle dieci macro
aree e quella del Partito democratica, ora si sè filata quella del Pd, ma ecco sbucare quella dell’altra Ministra, la giovane e neo mamma Maida. La “bionda” punta infatti a una sorta di partenariato tra le Autorità Portuali esistenti e i comuni competenti, una sorta di trade union mal vista dallo stesso Lupi, che ha già alzato le cortine fumogene, poichè il suo programma è in lizza da circa cinque mesi, ma non è stato ancora approvato, anche se circa la metà delle Autorità Portuali italiane rema dalla sua parte.
“Il problema non sarà quello di eliminare authority – afferma Lupi, ancora una volta in Liguria – dico subito che l’autonomia gestionale dei singoli porti resterà. Ma in cima a tutto ci sarà la grande area strategica logisticaportuale, il distretto che sarà come una holding mentre le società saranno rappresentate dai singoli porti che faranno le loro scelte. Ma non sarà più immaginabile che ogni porto farà la sua programmazione e investirà soldi senza tenere conto di ciò che avverrà nell’area logistica”.