Non c’è pace tra le Autorità Portuali di Savona e Genova. Quelle che dovrebbero regnare pacatamente assieme secondo le legge che riforma l’intero sistema delle Autorità

Portuali italiane, che attualmente sono ben 24, un costo eccessive per le casse dello stato secondo il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, firmatario della proposta di legge, trova una opposizione spietata nel ponente ligure. Secondo Gianluigi Miazza, il presidente dell’Authority savonese, infatti, si mina la piena autonomia del porto ponentino e si bloccherebbe anche i lavori di ammodernamento del bacino di Vado Ligure. “Giù le mani dal porto di Savona”, ecco lo striscione esposto nel corso del fine settimana nel porto ligure. Per una volta si trovano tutti d’accordo: imprenditori, armatori, sindacati, Gianluigi Miazza e lavoratori.
Non capisce il motivo della protesta Luigi Merlo, il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, che ancora ieri si è rivolto ai “cugini” di Savona auspicando un buon vicinato. “Non sarà una fusione a freddo, un assorbimento da parte di Genova, ma un grande porto che diventerà il leader nel mar Mediterraneo”.