A Vado Ligure fanno gli scongiuri. Erano quasi 200 i lavoratori che si sono riuniti ieri pomeriggio in assemblea nella Società di Mutuo Soccorso della Valle di Vado, per fare il punto
della situazione, all’inizio di una settimana infuocata in cui inizierà a delinearsi il futuro di Tirreno Power. Fondamentali saranno soprattutto le prossime 48 ore: “Non è detto comunque che saranno decisive, certo ci sono due passi importanti – spiega Maurizio Perotti, della Rsu – uno è la convocazione domani al ministero dello sviluppo economico per quanto riguarda tutta la società Tirreno Power, non solo la centrale di Vado; l’altro, dopodomani, è il ricorso al Tar fatto dai due comuni per ciò che riguarda l’automatismo del terzo gruppo a carbone. Nell’incontro di domani al ministero verrà probabilmente consegnato il piano industriale. Questo dovrebbe portare a nuovi sviluppi, secondo Innocenti Civelli della Rsu: “Devo però esprimere la nostra contrarietà per il fatto che il problema grosso dell’azienda è a Vado, e nonostante questo noi non siamo stati convocati al tavolo nazionale. Dato che ci era stato promesso che avremmo fatto parte del tavolo ministeriale, ci riserviamo di fare qualche manifestazione o presidio”. Un presidio che si terrà domani, a partire dalle 17, davanti alla Prefettura di Savona.