Si tenta il tutto per tutto, le ultime frecce a disposizione di un arco che si fa sempre più esile con il passare dei giorni. Lo storico pastificio Agnesi di Imperia è sul baratro
nonostante il disperato tentativo in extremis del sindaco ponentino di mettere una pezza onde evitare la chiusura della fabbrica, prevista a partire dal 31 dicembre 2014.
E allora ecco la risposta dei sindacati: due ore sciopero, per ogni turno, giovedì prossimo; distribuzione di volantini, per sabato 10 e un corteo, giovedì 22 maggio, da piazza Ulisse Calvi a piazza Vittoria. Queste, in sintesi, le iniziative a sostegno della vertenza Agnesi. “Si tratta delle prime iniziative di mobilitazione – ha affermato all’uscita il segretario generale della Cgil imperiese, Enrico Revello – che vedono come protagoniste 170 famiglie che non avranno più il sostegno del reddito, se alla fine dell’anno chiuderà questo stabilimento”. Revello ha sottolineato che “fra dipendenti diretti e indiretti, lavorano nel pastificio Agnesi 170 persone, ma il numero aumenta se teniamo conto di tutto l’indotto. Ad esempio, la Compagnia Maresca che l’anno scorso ha sbarcato circa 45mila tonnellate di grano da quest’anno non lavora più con l’Agnesi, dopo la chiusura del Mulino”