Si fa sempre più tesa la situazione al Carlo Felice. L’amministrazione del teatro più importante del capoluogo ligure è disponibile al confronto senza pregiudiziali
così come dichiarato dal Cda ieri mattina, ma le proposte avanzate dai sindacati, seppur comprensibili, sono irricevibili. Infatti le organizzazioni confederali avevano stupito tutti nell’annunciare ben tre giorni di sciopero, una decisione che non era piaciuta al sindaco Marco Doria, che era intervenuto in maniera abbastanza drastica, perdendo per una volta tanto il suo tradizionale aplomb. Ecco la sua risposta: “Possiamo confrontarci con i sindacati sulle diverse voci e sulle emergenze – ha detto Doria – Un elemento riguarda la legge Genova, mai cancellata e che vede contributi specifici per il nostro teatro, su cui i parlamentari liguri stanno lavorando”. Così come si sta lavorando per vedere di mandare in pensione con requisiti pre Fornero alcuni dipendenti (circa 10). “Non lo abbiamo previsto nel piano perché siamo stati prudenti e vogliamo certezze da parte dell’Inps per non creare esodati”.