Giuseppe Zampini, dal dicembre 2012 presidente di Confindustria Genova e dal 2001 amministratore delegato di Ansaldo Energia, spiega che qui ci sta davvero bene. Lo fa solo un po’ soffrire
quel continuo rimando al declino, quel sentirsi ripetere come un mantra l’elenco delle aziende che c’erano e non si sono più. Sul tavolo del suo ufficio, al quinto piano della Torre di San Vincenzo, c’è il colloquio di Repubblica con il cardinale Angelo Bagnasco. “Ecco – spiega mentre al suo fianco si siede il direttore generale Massimo Sola – dovremmo tutti quanti ragionare di più come lui, guardando alle eccellenze di questo territorio, ai suoi punti di forza, che pure ci sono e sono tanti”.
Sulla crisi che attraversa la Liguria e il sistema Italia, Zampini ha la sua ricetta: “Io sono il primo ad andare sempre con i piedi per terra. Ma abbiamo settori, come l’hi tech e l’economia del mare, solo per citare due esempi, che ci fanno riflettere. Mostrano come la città ha in sé tutti gli elementi per reagire alla recessione. A patto però che ognuno faccia fino in fondo la propria parte. E non parlo solo di imprese, ma anche di istituzioni e di associazioni”.