Giovanni Lunardon, il segretario regionale del Pd votato da meno di due mesi, predica calma, ma la sensazione è che questa bozza che prevede l’unione dei porti
savonesi (Vado Ligure e Savona città) con quelli genovesi (di Voltri e Genova città) sia destinata a lasciare parecchi strascichi. Da Savona arrivano bordate. E non solo da parte del presidente dell’Autorità Portuale di Savona che parla a denti stretti di mancata autonomia del porto savonese e di progetti che cadrebbero nel dimenticatoio.
Il segretario savonese del Pd, Fulvio Briano, alza il tiro: “Si tratta di un progetto assurdo, che penalizza solo Savona e la sua città in toto”. Il Pd di Genova, invece, con Simone Farello in testa, ha un’altra idea, agli antipodi: “Non danneggia Savona la fusione, anzi saremo più competitivi a livello europeo” si lascia scappare l’astro emergente del partito del “rottamatore”, che intanto vola nei sondaggi nazionali in vista delle Europee.
Favorevole all’unione il segretario del Pd ligure Lunardon, cuperliano della prima ora, che a sorpresa aveva battuto il renziano Cavarra alle primarie. Per Lunardon si tratta di una grande opportunità economica per la nostra regione, da non farsela sfuggire per nessuna ragione al mondo.