Un anno di passione per il Carlo Felice. Ma il periodo negativo non è ancora terminato e questa volta il sindaco Marco Doria non c’entra nulla. “La brutta sorpresa è appena
arrivata – spiega il sovrintendente del primo teatro cittadino Giovanni Pacor – da un lato il ministero ci promette i fondi, dall’altro ci taglia un milione di euro sul Fus: è un controsenso e oltre tutto nessuno ne sapeva nulla fino a poco tempo fa, qualcosa si diceva in un comma della legge 350, che però era poco chiaro e si prestava ad interpretazioni diverse. Purtroppo abbiamo avuto la conferma, alla fine dobbiamo fare i conti con un milione in meno”.
In questi giorni il teatro Carlo Felice è impegnato nella redazione del piano di risanamento chiesto dalla legge Bray, ereditata dal precedente governo, quello guidato da Enrico Letta, per sbloccare i fondi che serviranno alla ristrutturazione del debito e a mettere in salvo i conti della Fondazione.