All’inizio attirò un certo numero di pensionati, disoccupati e precari, ma poi, dopo un impatto immediato, il tutto è ritornato ai livelli di partenza o quasi con buona pace
di chi la ideò con un ottimo scopo. Un assessore della Regione Liguria ha appena incontrato il neo Ministro del Lavoro del Governo renzi proprio per parlare di questa questione: “ E’ stato un incontro molto positivo – ha detto la coordinatrice degli assessori in Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi – che si è svolto in un buon clima di confronto. La commissione, come sempre si è presentata con una piattaforma comune con l’obiettivo di spendere bene le risorse che ci sono, stabilizzandole e lavorando sulla programmazione e di superare gli interventi assistenzialistici, facendo in modo che chi riceve aiuto dia qualcosa in termini di impegno personale per la propria autonomia e per la pubblica utilità”.
Nel corso dell’incontro le Regioni hanno espresso le loro perplessità sulla social card. “Si tratta – ha spiegato Rambaudi – di dubbi che erano già stai avanzati al Governo precedente, in quanto considerata una misura minima assistenzialistica di scarsa utilità la cui sperimentazione, già partita in dodici città italiane tra cui Genova, ha mostrato numerose criticità che devono essere affrontate prima di ampliare la sperimentazione a tutto il territorio nazionale”.