Uno sciopero a metà, segno dello spaccato interno negli stabilimenti liguri della Piaggio Aero interessati da una imminente spirale di cassa integrazione a partire dal sito
locato a Sestri Ponente. Sono ore di trepida attesa in Liguria. Lo sciopero a singhiozzo è la forma di protesta decisa per opporsi ancora una volta al piano di salvataggio lacrime e sangue che consiste in ben 165 esuberi. Un piano che proprio non va giù, a sindacati come ai lavoratori che si sono detti esterefatti e pronti a tutto, anche al blocco della strada. “A seguito dei fatti di giovedì e dell’assemblea di venerdì scorso – fanno sapere da ambienti legati alla Fiom, il ramo più oltranzista della Cgil in aperta polemica con le scelte del sindacato – abbiamo deciso per uno sciopero a singhiozzo. E’ partito questa mattina e i lavoratori si sono fermati dalle 9 alle 9.30, ancora dalle 10.30 alle 11, poi di nuovo dalle 14 alle 14.30 e infine dalle 15 alle 15.30 saremo di nuovo qui”.
Intanto si aspetta domani, quando avverrà l’incontro di coordinamento tra i rappresentanti dello stabilimento di Sestri Ponente e quello di Finale Ligure. In primo piano le divisioni tra i sindacati, con l’accusa di voler sacrificare l’occupazione sotto la Lanterna da parte dei lavoratori di Genova ai colleghi savonesi. Dopo le parole grosse volate giovedì scorso sotto Confindustria, si tenterà insomma di ricomporre il quadro per riuscire a sedersi al tavolo con azienda e istituzioni forti di una posizione unitaria.