Uno spiraglio o quasi da alcune ore aleggia attorno alla Tirreno Power di Vado Ligure, nel savonese. Tirreno Power potrebbe accettare la “via d’uscita” proposta dal gip
Fiorenza Giorgi nelle ultime righe del suo dispositivo di sequestro dei gruppi a carbone della centrale termoelettrica di Vado. Più che la visita dell’ex ministro Paola Severino (l’avvocato al quale l’azienda ha affidato il coordinamento della sua difesa) a palazzo di Gustizia, la notizia del giorno è questa. Pur di riaprire l’impianto di Vado Ligure Tirreno Power sarebbe quindi pronta a seguire le indicazioni del tribunale sulla gestione della centrale.
Una notizia diffusa dall’azienda stessa che ha confermato ufficialmente la presenza dell’avvocato Severino in tribunale.
Intanto in città cresce la tensione tra i “pro” e i “contro” alla Tirreno Power. Un episodio increscioso è avvenuto sabato mattina in una terza media di Vado Ligure, dove uno studente che ha avuto un parente morto per l’inquinamento provocato ha esultato per la chiusura della centrale, in faccia a un suo compagno di classe che ha il padre che potrebbe essere licenziato. Da qui è nata una colluttazione, sedata a fatica dai professori e bidelli della scuola.