E’ guerra aperta, non più “fredda” tra la Culmv e il Vte di Voltri. L’amministratore delegato del Voltri Terminal Europa, Gilberto Danesi, critica l’applicazione dell’articolo 17
della Legge 84/94 e la gestione deficitaria della compagnia portuale, i sindacati replicano che i terminalisti usano la compagnia come ammortizzatore sociale. Insomma, la pace sembra ad oggi assai distante.
L’amministratore delegato del Vte di Voltri, Gilberto Danesi (che sedeva al tavolo dei relatori accanto al presidente di Assiterminal, Marco Conforti) ha portato il caso dei terminal genovese, che deve utilizzare anche personale della Compagnia Unica dei portuali genovesi tramite l’articolo 17 della legge 84/94.
Su tale utilizzo, Danesi ha definito l’applicazione di tale articolo una “tassa annuale” e la remunerazione della Culmv un “Bancomat continuo che serve a ripianare il rosso della Compagnia”. Danesi non contesta la qualità del servizio, che anzi ritiene ottima, ma sostiene che la compagnia portuale ha troppo personale e chiede che l’Autorità Portuale svolga una verifica delle chiamate. E magari, conclude il dirigente del Vte, si trovi un manager capace di rimettere in sesto i conti della Compagnia. In tutti i casi, fa capire Danesi, la società terminalista non intende più ripianare il bilancio della Culmv alle stesse condizioni attuate finora.