Rivoluzione o quasi nel porto di Genova. In attesa di conoscere il destino del presidente dell’Authority, Luigi Merlo, pare destinato a uno scranno del parlamento europeo

con il deputato del Partito democratico Tullo al suo posto, ecco una bella notizia. da ora si potrà risparmiare tempo e denaro, “semplicemente” modificando una procedura. E non è una mera utopia. Il Terminal Sech ha festeggiato l’arrivo della prima nave che utilizza il preclearing. Una sistema sperimentale che è stato introdotto sotto la Lanterna e nello scalo di La Spezia. Il termine significa che lo sdoganamento della merce avviene in mare, con procedure notevolmente accelerate e un conseguente aumento di efficienza per armatori e scalo portuale. Piuttosto semplice la procedura: “La richiesta di preclearing – spiega Claudio Monteverdi, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Genova – viene avanzata dalla compagnia marittima. La procedura viene così attivata e la Capitaneria di Porto ci assicura il controllo della nave che dovrà procedere sulla rotta prestabilita per Genova senza soste o deviazioni. Nel momento in cui la Capitaneria ci aggancia la nave, noi consentiamo agli operatori la presentazione della dichiarazione doganale”. Tutto più veloce, tutto più efficiente: “in questo momento parliamo di più di 300 contenitori che godono di un anticipo che va da 36 a 48 ore rispetto ai container che non hanno fatto la dichiarazione preclearing”.