L’ennesima conferma per un settore che da tempio boccheggia. Allarme rosso per l’artigianato in Liguria. La regione è penultima in Italia con un calo del 3,08%
nell’imprenditoria artigiana. In particolare Imperia è l’ultima provincia del Paese con un saldo negativo del 10%.
Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Liguria su dati Infocamere-Movimprese, nel 2013 lo stock delle imprese liguri artigiane è calato del 3,08%, a fronte di un -2% del Nord-Ovest.
Ciò significa che quasi 4.600 realtà hanno chiuso i battenti, mentre ad avviare una nuova attività sono state poco più di 3.100. Nel 2013 a livello provinciale la Liguria registra un primato negativo con Imperia, fanalino di coda italiano con ben 1.358 cessazioni in un anno, a fronte di 507 aperture (-10%).
Nell’ultimo anno anche Savona e La Spezia registrano un andamento negativo, ma meno deciso rispetto a quello dell’estremo Ponente ligure: le chiusure sono state, rispettivamente, 853 e 595, con un tasso di decrescita di poco superiore al 2% in entrambi i casi. Tiene invece Genova, con -1%: 1.525 aperture contro 1.775 chiusure per il capoluogo ligure.