Alla Banca Carige si rischia l’impasse. La Fondazione Carige è al bivio dopo l’accelerazione impressa da Banca Carige all’aumento di capitale da 800 milioni
di euro. Lunedì il consiglio d’indirizzo dell’ente dovrà decidere se chiedere un rinvio dell’operazione, rischiando uno scontro con la banca, oppure ingoiare una ricapitalizzazione che potrebbe costarle una diluizione fino al 14% del capitale. La decisione per la Fondazione presieduta da Paolo Momigliano non si prospetta facile. Accodarsi al percorso avviato dalla banca, che ieri ha comunicato di aver costituito il consorzio di garanzia in vista del lancio dell’aumento tra aprile e maggio, trasforma in una lotta contro il tempo la ricerca di soggetti a cui vendere una parte della quota. Senza contare che la mancata cessione delle assicurazioni (non può avvenire «in tempi coerenti rispetto alle esigenze di rafforzamento patrimoniale» ha affermato Carige) delude l’aspettativa della Fondazione di ridurre l’ammontare dell’aumento.