I dati elaborati dalla Federconsumatori sono eloquenti. Le tariffe dei servizi negli ultimi dieci anni sono aumentati a un ritmo impressionante, impossibile da reggere per i normali

cittadini, sia per gli autonomi che per gli statali, per non parlare dei pensionati, il cui potere d’acquisto è crollato in maniera verticale tra inflazione e nuove tasse. Da tale rapporto emerge chiaramente che in particolar modo le tariffe sono aumentate in maniera notevolmente superiore all’inflazione. L’incidenza del costo di tali voci risulta, quindi, sempre più pesante sulla spesa complessiva delle famiglie. 
La crescita più marcata dal 2003 al 2013 è stata quella delle tariffe dell’acqua, dei rifiuti e del gas. Una seconda analisi suddivide invece l’andamento di tali tariffe in due fasi: una precedente alla crisi dal 2002 al 2008, l’altra in piena crisi dal 2008 al 2013. Basta dare uno sguardo alle tabelle per comprendere come, nonostante la crisi ed il concomitante calo del potere di acquisto delle famiglie, le tariffe siano aumentate in maniera decisamente più marcata rispetto alla fase pre-crisi.