E’ un Luigi Merlo a tutto tondo quello intervistato dal quotidiano genovese “Il Secolo XIX”. Nel corso del lungo articolo comparso oggi a pagina 19, si leggono le dichiarazioni
al veleno del presidente dell’Autorità Portuale genovese, che detta la linea sui tempi per l’aeroporto Colombo, la cui area è proprio all’interno di quella di sua competenza: “Non si tratta di un ultimatum, ma di tempi certi. Indico entro il 31 marzo una data affidabile per un bando per la gestione dello scalo genovese – spiega Merlo – Bisogna vendere assieme, affinchè resti in mano pubblico una parte che corrisponde al 20%. Ci vuole un rilancio generale dello scalo, i risultati degli anni sono inammissibili”.
Per Merlo, che è azionista di controllo della società che gestisce l’hub della Lanterna, la situazione deve cambiare in fretta. “L’attuale gestione locale dello scalo non riesce a fare di più, nonostante un grande impegno, questo nessuno lo ha mai messo in discussione. Dobbiamo prendere a modello all’aeroporto di Pisa, gestito in maniera eccezionale. In pochi anni ha effettuato un autentico boom. Ha un bacino più vasto e pesca persino dalla nostra zona, vedi le Cinque Terre nello spezzino. Dobbiamo sfruttare l’opportunità della vendita per dare una svolta alla nostra città”.
Per Merlo bisogna insistere, anche se la prima gara è andata deserta: “Non ci sono alternative, il primo bando era pieno di clausole limitative, questo è molto propositivo”.