Si può tranquillamente chiamare per quella che è, ossia svolta. All’Ansaldo Sts ci sono parecchie novità per quanto riguarda la vendita. Nei giorni scorsi, infatti, sia l’americana
General Electric, sia altri gruppi interessati ad acquisire l’azienda genovese leader nel segnalamento ferroviario, avrebbero presentato delle offerte niente affatto da buttare nel dimenticatoio. Ma c’è un altro dato molto importante da evidenziare. Fino ad ora, infatti, tutti i pretendenti puntavano esclusivamente su Sts, ritenendo Breda – che produce treni e continua a macinare perdite – un osso troppo duro da rodere nell’ottica del risanamento. Però l’amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, ha fin qui tenuto duro ribadendo che si devono vendere le due Ansaldo insieme o non se ne fa nulla. In questo, peraltro, assecondando la posizione a più riprese assunta dal governo Letta.
La disponibilità di General Electric e degli altri aspiranti acquirenti a rilevare le due aziende, però, modifica profondamente lo scenario. Anche negli ambienti vicini a Palazzo Chigi, infatti, si osserva che “questa diventa un’opportunità di fronte alla quale è impossibile mettersi di traverso”. A giorni sono previsti nuovi interessanti sviluppi.