Ma alla Fondazione Carige che sta succedendo in queste ultime settimane? Con il cda rinnovato, ci doveva essere la tanto auspicata svolta, con più peso da parte della Fondazione
Carige sulla banca stessa, invece sembra che nulla sia cambiato, che il vento spiri sempre dalla stessa parte. I consiglieri non parlano, stretti tra le rigide regole della Fondazione che vieta di parlare con gli organi di stampa che intanto scrivono tutto e il contrario. Secondo i beni informati, ci sarebbe la “longa manus” del Monte dei Paschi che era sul punto di un crac, ma la fondazione a guida del presidente Paolo Momigliano non è ancora sul baratro. La Banca Carige, infatti, con il prossimo aumento di capitale, rischia di diventare una banca scalabile. L’ha spiegato a chiare lettere il consulente della Fondazione Angelo Provasoli la scorsa settimana ai consiglieri e questo desta una certa preoccupazione nel cda genovese. Inoltre è possibile che, dai bilanci, emergano nuove necessità di liquidità per far fronte all’esame della Bce. Insomma, la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro. Cosa succederebbe in questo caso? Secondo la società di analisi Fidentiis, la quota dell’ente si diluirà sino a un minimo del 14%.