Non si ferma un attimo il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Dopo aver di fatto scompaginato le acque con la riforma dei porti che, di fatto, stravolgerebbe l’attuale
mappa delle autorità Portuali (attualmente sono 24, nel 2015 ci sarebbero solo otto maxi distretti su scala macro regionale), ecco la bozza della riforma degli aeroporti. Insomma, finalmente un ministro attivo su più fronti e con tante idee in grado di modernizzare questo paese.
Il piano di Lupi che, inevitabilmente farà discutere e dividerà i fronti, prevede undici aeroporti strategici (tra cui Fiumicino a Roma, Malpensa a Milano e a sorpresa il “Marco Polo” di Venezia) e ulteriori 26 scali di interesse nazionale, tra i quali ecco quello genovese. E’ quanto prevede il Piano nazionale degli aeroporti, in base all’informativa presentata ieri in consiglio dei ministri da Lupi. Per individuare gli scali strategici, il territorio nazionale è stato ripartito in 10 bacini di traffico e per ciascuno è stato identificato un aeroporto strategico, con l’eccezione del Centro-Nord, dove ce ne sono due. Il piano divide il territorio in dieci bacini di traffico e per ciascuno identifica un aeroporto strategico, con l’eccezione del Centro-Nord, dove ce ne sono due (Bologna e Pisa-Firenze, a
patto che si realizzi la gestione unica): tra gli 11 scali strategici figurano i gate intercontinentali di Fiumicino, Malpensa e Venezia, ma anche Bari, Lamezia e Catania (promossi a ’strategici’ perchè in quel bacino non insisteva nessuno scalo inserito nella ‘core network’). A questi si aggiungono ulteriori 26 scali di interesse nazionale, che dovranno soddisfare alcune condizioni su cui verrà effettuata una verifica periodica.