Non avevano fatto i conti con Luigi Merlo. Strategicamente assente alla riunione che ha dato il via alla riforma dei porti voluta dal Ministro Lupi, Luigi Merlo, il presidente
dell’Authority genovese, uno dei pochi contrari alla riforma, attacca a testa bassa: “Si tratta di una riforma ipocrita, sono nettamente contrario” spiega Merlo, affermando l’esatto contrario del suo pari spezzino, Lorenzo Forcieri, con il quale da tempo è in atto una guerriglia senza precedenti. Merlo, quindi, va contro Assoporti che aveva benedetto la riduzione delle Autorità Portuali, che sono 24 in Italia, decisamente troppe in tempi di crisi acuta. “Io non ho potuto partecipare alla riunione di Assoporti ma, leggendo il documento, ritengo che se avessi partecipato non avrei votato quel testo che ritengo pieno di ipocrisie e di contraddizioni”. continua lo stesso Merlo, che precisa a chiare lettere: “Il testo non è chiaro, è fumoso in molte parti e, mentre rimproveriamo spesso alla politica di essere poco chiara, non possiamo essere incoerenti con un documento che trasuda politichese. Ritengo che si possa lavorare a diverse soluzioni o un accorpamento significativo di autorità portuali o uno più ridotto, ma sempre creando strutture logistiche e portuali di nuove dimensioni con una nuova natura giuridica e nuove forze lasciando ad altre realtà che hanno funzioni di cabotaggio, l’attuale asset di autorità portuali laddove esistano per svolgere attività amministrativa di demanio. Chiunque dovesse leggere il documento sarebbe sgomento. Farebbe fatica a comprenderlo e soprattutto cosa potrebbe pensare della portualià italiana?”.