Per una volta vanno tutti d’amore e d’accordo. Assoporti benedice la riforma dei porti voluta dal Ministro Lupi, una riforma che, se attuata in toto, è destinata a cambiare
radicalmente il volto e la mappa delle 24 Autorità Portuali italiane e con esse tutti gli scali minori.
Ieri pomeriggio, a sorpresa, le Autorità Portuali italiane hanno infatti trovato il bandolo della matassa, un accordo a sorpresa che di fatta spiana la strada alla riforma voluta dal ministro del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, in passato colomba del Pdl.Il documento è stato firmato all’unanimità, anche se, va detto, Genova e Livorno erano assenti alla riunione, mentre Venezia e Trieste, contrari fino all’altro ieri, alla fine hanno accettato la riforma di buona lena.
Lo scontro non c’è stato, niente muro contro muro, si punta all’Europa e alle regole vigenti negli altri porti del vecchio continente. Esulta il patron dell’Authority spezzina, Lorenzo Forcieri: “Per fortuna lo scontro non c’è stato per il bene dei nostri porti e dell’economia nazionale. Abbiamo individuato un criterio sensato per diminuire le Autorità Portuali in Italia senza danneggiare nessun porto”.
Ora la palla, mai così scottante, passa al Ministro Lupi.