C’era una volta una ridente fabbrica di grano e pasta ad Imperia, orgoglio della città ponentina. C’era una volta, appunto, perchè dal prossimo 28 febbraio al posto
del caseggiato dell’Agnesi, nel cuore di Imperia, ci sarà solo tanta desolazione e otto cassa integrati in più. Da quel giorno il grano duro di Oneglia non sarà più macinato (era lavorato dal lontano 1824, quando l’Italia non era ancora formata ed esistevano tante piccole litigiose repubbliche in guerra tra loro sul suolo patrio), un altro danno d’immagine per la Liguria, una beffa per i lavoratori, un colpo di accetta a una fabbrica storica che aveva esportato il suo inconfondibile marchio e la sua qualità in giro per il Vecchio Continente.
Il tutto grazie all’accordo depositato ieri mattina in Confindustria, che cancella in un solo colpo una fetta di Imperia e del suo porto, dal quale arrivava il grano utile per l’industria di pasta. Con i silos che saranno vuoti, tabula rasa, addio lavoro e pasta.