Svolta a dir poco clamorosa nell’annosa querelle tra le Autorità Portuali di Genova, Spezia e Livorno. A sopresa, il porto toscano ha infatti fatto un esposto al Tar
di Genova (è il Tribunale Amministrativo Regionale, organo di giudizio in appello) contro l’Autorità portuale della Spezia, il consorzio Discover La Spezia e la Speter spa per il “furto di passeggeri” dello scalo crocieristico spezzino. Infatti, nel corso del 2013, il porto levantino avrebbe “scippato” una bella fetta di turisti, sopratutto statunitensi, che in precedenza attraccavano in Toscana per poi visitare la vicina Pisa, Firenze, Siena e le bellezze delle dolci colline toscane. Numeri che il numero uno del porto spezzino, Lorenzo Forcieri, aveva elogiato e difeso a spada tratta come sinonimo del buon lavoro svolto nel corso del suo ultimo mandato.
Nel mirino del ricorso livornese è finito l’annullamento dell’ordinanza avente ad oggetto i parcheggi interni alla recinzione portuale destinati all’imbarco di navi da crociera ormeggiate al Molo Garibaldi, con attività di accoglienza svolta in via temporanea e sperimentale dal consorzio Discover La Spezia. Un molo che, dopo lunghi anni, ha permesso allo scalo ligure di entrare con decisione nel mercato delle crociere. La Porto Livorno 2000 chiede ora un “risarcimento danni con applicazione di rivalutazione monetaria e di interessi”, per tutti quei passeggeri sbarcati alla Spezia e non più sui loro moli. Questo mentre alla Spezia si valuta l’ipotesi di un ulteriore allargamento a levante di Molo Garibaldi che permetterebbe in futuro di ospitare due navi da crociera di medie dimensioni. La sensazione è che siamo solo all’inizio di un 2014 di fuoco per i porti liguri, in attesa della mossa di Genova, da tempo ai ferri corti con il porto spezzino.