Ci risiamo. I cassaintegrati in Liguria sono oltre 9,000, circa un migliaia in meno di inizio anno, ma pur sempre tanti, troppi per una regione piccola come la nostra

e così anche a Natale oltre 9,000 famiglie hanno dovuto tagliare il panettone con la mannaia che i fondi per i cassaintegrati finiscano a maggio, dal momento che il finanziamento dello stato durerà ancora per cinque mesi, poi non ci saranno più i soldi. “Per il 2013 mancano ancora 26 milioni di euro – tuona l’assessore regionale al lavoro, lo spezzino Enrico Vesco – I 26 milioni di euro fin qui stanziati dal Governo non sono ancora sufficienti a coprire i lavoratori liguri per tutto l’anno. Si rischia una gravissima crisi dal punto di vista sociale se non ci saranno dei rimedi a breve”.

Il lato positivo riguarda il numero dei lavoratori in cassa: se a dicembre 2012 erano 12,000, ora sono 9400 per due ragioni: da un lato le aziende hanno terminato i mesi e quindi i lavoratori o sono stati riassunti o licenziati, dall’altro lato perchè non sono fallite altre ditte, eccezion fatta, forse, la cartiera di Murialdo nel savonese, i cantieri Baglietto a Varazze e la ceramica di Albissola.