Un appello accorato alla Regione Liguria, è quello lanciato dal settore balneare in evidente difficoltà. “Condividiamo la finalità di tutelare la costa ligure dal dissesto idrogeologico
ma riteniamo che i relativi costi non debbano ricadere tutti sulle spalle dei balneari” spiegano in una nota unitaria Confcommercio, Fiba Confesercenti, CNA Balneatori, Assobalneari Confindustria e Oasi Confartigianato, le associazioni di categoria più rappresentative dell’intero comparto balneare ligure – La tutela di un bene pubblico, qual è la costa ligure – continuano le associazioni – deve far parte di un progetto preliminare e complessivo, condiviso e cofinanziato dall’intera comunità produttiva che direttamente o indirettamente ne usufruisce, che individui le aree d’intervento, indichi il tipo di opera ammessa, chi sovraintenda il progetto e stabilisca a chi compete l’onere della manutenzione periodica. Non si risolvono sicuramente i problemi della nostra costa aumentando l’imposta esclusivamente per i balneari e demandando risorse e progetti alle singole amministrazioni comunali, senza una regia complessiva”.
In tutto questo contesto va aggiunto che nelle ultime due estati i clienti sono in picchiati, con cali fino al 30%. Gli abbonamenti scontati non bastano più, e anche le offerte si sono variegate per accapparrarsi più clienti.