Da oggi fino al 13 dicembre ci potrebbero essere forti disagi all’intero sistema logistico italiano, se riuscirà il fermo dell’autotrasporto coordinato da TrasportoUnito
e lo sciopero dei dipendenti delle cooperative che lavorano nei magazzini, proclamato per il 13 dicembre dai sindacati confederali. L’incognita principale della seconda settimana di dicembre riguarda l’esito del fermo proclamato da TrasportoUnito e da altre sigle autonome dell’autotrasporto, che è partito questa notte fino alle 24 di venerdì 13 dicembre. Come è ormai noto, le sigle “storiche” , e che raccolgo la maggior parte delle imprese iscritte ad un’organizzazione di rappresentanza, hanno revocato il fermo fin dal 28 novembre. Ci riferiamo alla confindustriale Anita e alle associazioni aderenti all’Unatras (tra cui spiccano Fai Conftrasporto, Fita Cna e Confartigianato Trasporti, più altre associazioni artigianali e specializzate).
Me nella settimana s’intersecano altre due proteste che possono amplificare i disagi eventualmente provocati dal fermo di parte dell’autotrasporto. La prima si svolgerà proprio il primo giorno del fermo, ossia lunedì, e comprende un fronte di associazioni autonome attive in diversi settori – e anche movimenti politici extraparlamentari – che spaziano dall’agricoltura all’artigianato e che hanno organizzato decine di presidi in tutta Italia