Nonostante le rassicurazioni del primo cittadino Marco Doria che, ieri sera, ai microfoni di Primocanale ha dato ampie garanzie, il balzello dell’Imu è dietro l’angolo. È l’effetto della differenza
tra quanto i Comuni, la Superba compresa, si aspettavano di ricevere dallo Stato e quanto invece lo Stato, ossia il governo centrale di Roma di Enrico Letta, ha deciso di rimborsare, sulla base delle aliquote che gli stessi comuni avevano applicato in precedenza. Chi le ha aumentate, come Milano e Genova, ora deve fronteggiare minori entrate. E ora a pagare (qualche decina di euro, pare) saranno tutti i proprietari di prime case, senza detrazioni. “Scaricano i problemi sugli enti locali. Se avessimo giocato poco pulito, solo per ottenere il rimborso statale, avremmo portato l’Imu al massimo consentito, il 6 per mille” afferma un Marco Doria furibondo. A Genova la beffa costerà 31 euro.