Ormai è un tutti contro tutti. Divisi, faziosi, sempre in lite per accaparrarsi le fette di una torta che diventa sempre più sottile con il passare dei mesi a causa di una crisi acuta
che penalizza pure il trasporto marittimo e il comparto croceristico. Le autorità portuali toscane con quelle liguri non hanno mai avuto un buon rapporto, come insegna la storia fin dalle Repubbliche Marinare. Negli ultimi mesi è successo di tutto. Prima il “j’accuse” di Luigi Merlo, numero uno dell’Authority genovese, contro Lorenzo Forcieri, massimo dirigente del porto spezzino. Poi Spezia che si difende e rilancia le accuse, ora tocca a Livorno andare giù pesante, sempre contro la Città del Golfo dei Poeti.
Giuliano Gallanti, presidente dell’Autorità Portuale livornese, afferma a denti stretti: “La concorrenza tra i porti nelle crociere è un problema. È irrazionale e spero non prevalga. Le regole devono essere uguali per tutti”. Nella mente di Gallanti e non solo, c’è l’ordinanza del presidente, con cui il numero uno del porto spezzino, Lorenzo Forcieri, attua la sua politica di espansione nel settore. Parole analoghe a quelle pronunciate da Merlo due settimane or sono.