Simone Demarchi - Ugo Salerno
Idrogeno, accordo tra Axpo Italia e RINA
Uno dei pilastri indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per realizzare “la rivoluzione verde e la transizione ecologica” è rappresentato dall’idrogeno come fonte di energia. Questo elemento e le tecnologie ad esso correlate sono infatti considerate un driver fondamentale per il processo di decarbonizzazione che sta impegnando tutti i settori industriali.
Axpo Italia, terzo operatore sul mercato libero dell’energia in Italia e parte del Gruppo Axpo, leader internazionale nella commercializzazione di energia rinnovabile, e RINA, gruppo multinazionale specializzato in servizi di certificazione e di consulenza ingegneristica, forti delle esperienze e del know-how sviluppato sui temi correlati , hanno siglato un Memorandum of Understanding della durata di due anni con l’obiettivo di costruire una solida filiera dell’idrogeno che unisca diversi stakeholder.
Tra le attività previste dall’accordo: lo sviluppo di iniziative correlate all’idrogeno verde in diversi settori industriali; l’impegno a coordinare studi di ricerca tecnologica sulla catena di fornitura dell’idrogeno; l’analisi, gli studi e le simulazioni per la produzione di idrogeno; la definizione di un programma pilota per la produzione di idrogeno verde.
Le due società, inoltre, co-parteciperanno a progetti di ricerca e sviluppo finanziati per conto dell’UE e si impegneranno nello sviluppo del comparto della finanza verde e degli eco-investimenti.
Grazie a questa collaborazione, RINA e Axpo avranno la possibilità di investire ulteriormente su innovazione tecnologica, rafforzando il rispettivo posizionamento tra i player italiani più rilevanti nella green economy e, al contempo, creando nuove possibilità di sviluppo in un mercato in crescita.
RINA metterà a disposizione le proprie conoscenze sui materiali compatibili con l’idrogeno ed il suo know-how nell’ambito delle analisi, degli studi e dei test per lo stoccaggio.
L’azienda, unica nel panorama italiano, vanta competenze ingegneristiche specifiche per supportare le industrie nella transizione verso un più esteso utilizzo dell’idrogeno. In particolare, possiede con l’Università della Calabria il primo laboratorio in Italia (uno tra i pochissimi al mondo) capace di eseguire test ad altissima pressione (fino a 1.000 bar) per lo stoccaggio di gas tra i quali l’idrogeno.
Nel settore dell’idrogeno verde Axpo sta già sviluppando il know-how necessario e intende realizzare progetti all’avanguardia proprio grazie a collaborazioni come quella con RINA. L’idrogeno verde rappresenta infatti una tecnologia chiave per la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Questo importante protocollo di intesa rientra nel progetto di espansione della strategia sulle rinnovabili su scala internazionale da parte di Axpo Group. Proprio il mese scorso la società ha annunciato la nascita di due nuove business unit dedicate alle batterie e all’Idrogeno all’interno della sua divisione Renewables di stanza nel quartier generale di Baden.
Simone Demarchi, CEO Axpo Italia: «Quello della transizione energetica è un percorso che ha bisogno dei giusti tempi, delle risorse e della capacità tecnologica e innovativa di aziende all’avanguardia. Abbiamo trovato in RINA il partner con la giusta visione per intraprendere un tragitto di sviluppo di quella che certamente sarà una delle componenti protagoniste nel processo di transizione. Questo accordo – conclude Demarchi – va nella direzione di perfezionare le rispettive capacità e metterle a disposizione della crescita del comparto».
Ugo Salerno, Presidente e CEO RINA: «Abbiamo scelto di perseguire una chiara strategia ESG che ci veda protagonisti nella transizione energetica e molto attivi nella decarbonizzazione. In particolare, sull’idrogeno stiamo sviluppando numerosi progetti e attività in diversi settori: dallo shipping all’industria siderurgica, fino alle tecnologie legate allo stoccaggio e al trasporto. Siamo sicuri che questa partnership con Axpo sia un ulteriore passo verso gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti sia come azienda sia in un sistema industriale che nell’immediato futuro dovrà essere pronto ad accogliere un nuovo modello di produzione energetica».