Gli scricchiolii si erano già visti a inizio anno, ma ora è ufficiale. Anche l’Ikea in zona Campi, a Genova, così come tutti i punti del colosso svedese in Italia, hanno fatturato meno
rispetto al 2012. E se la crisi tocca l’Ikea che è l’azienda leader per qualità e costi dell’arredamento significa che la situazione nostrana è davvero problematica.
Andiamo ad analizzare i numeri in nostro possesso: un milione e 600mila librerie vendute in un anno, 256mila letti, e una quantità di cucine che a metterle in fila coprirebbero 235 kilometri di strada. La ditta svedese ha chiuso l’ultimo anno, da settembre 2012 ad agosto 2013, con un calo di fatturato del 4,5%, peggiore rispetto al -2,6% registrato nel 2012, che rappresentava il primo segno negativo in 23 anni nel Paese. E se il marchio continua a rosicchiare ai concorrenti quote di mercato, lo fa con meno voracità di un tempo.
Nell’anno in corso le vendite di Ikea in Italia si sono fermate a quota 1 miliardo 598 milioni di euro. La flessione è del 4,5%, ma senza considerare il nuovo punto vendita aperto in Abruzzo sarebbe del 7,8%.